Stiamo lavorando alla chiusura del bilancio 2022 e alla previsione per il 2023.
Il bilancio dell’anno appena trascorso sarà nuovamente in passivo, anche se con la prospettiva di una riduzione del disavanzo rispetto al 2021. Entrate e uscite sono praticamente in equilibrio, e questa è una buona notizia. Pesa sul passivo, per più di 20.000 euro, la quota di ammortamenti per gli investimenti (consistenti per una piccola realtà no-profit come la nostra, ma strettamente necessari) che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni, come i container bagno e ufficio, il pozzo, le nuove serre, le macchine necessarie ai lavori agricoli.
Per il 2023 prevediamo ulteriori difficoltà perché i progetti europei di sperimentazioni in campo e quello finanziato da Fondazione Banca Etica si sono conclusi. Inoltre ancora non sappiamo se sarà rinnovato e in che misura il contributo del settore cultura del Comune di Bologna e in generale che tempi avrà la trattativa in corso per superare l’attuale concessione.
Rispetto agli anni passati, ci servono quindi almeno 40/50 parti intere in più per mettere in sicurezza il bilancio del 2023 e guardare con rinnovata fiducia al futuro. Come sapete, abbiamo deciso di non alzare la quota media consigliata, e abbiamo tagliato la figura che si occupava di comunicazione e di accoglienza soci, una figura importantissima; gli altri lavoratori si stanno sobbarcando anche parte di questi compiti nel tentativo di non perdere le fila del rapporto con soci e socie vecchi e trovarne molt* di nuovi.
La risposta non è mancata in queste settimane ma è necessario uno sforzo straordinario perché l’asticella è alta. Contiamo su di voi!